Manifestazioni, Feste, impianti sportivi, gastronomia

MANIFESTAZIONI   

Festa dell'arancio in fiore     

Nella prima settimana di maggio vengono allestite mostre di artigianato locale e la vendita di prodotti a base di arance

Rassegna del Teatro Scuola

Nel corso del mese di maggio gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori si cimentano in esibizioni teatrali.
La rassegna è diventata un'occasione di sperimentazione delle attitudini sceniche degli studenti e d' incontro e dialogo tra docenti, studenti e famiglie.

Estate leontina

L'Amministrazione comunale organizza ogni anno, dal 1° luglio al 15 settembre, in piazza Duomo e a villa Gorgia, spettacoli teatrali e musicali, che animano le serate estive della città.
Compagnie teatrali e complessi musicali di buon livello contribuiscono a sviluppare la socialità non solo dei giovani, ma dei lentinesi di tutte le età e costituiscono un richiamo anche per i turisti.

Appuntamenti e Attivita' Culturali 

feste religiose    

sant'alfio     

Il Santo Patrono di Lentini si festeggia il 9, 10 e 11 maggio. La festa mantiene finora un tono molto elevato, anzi, negli ultimi anni, ha acquistato maggiore intensità, perchè si è rafforzata la tendenza a rinnovare i valori della tradizione. E' diventata, infatti, un'occasione di grande richiamo, a cui forse nessuno riesce a sottrarsi, perchè si fondono aspetti intimamente religiosi con altri di costume e di folclore e perfino di mondanità. Sin dall'alba del 1° maggio i lentinesi vengono svegliati dal suono del campanone della matrice e dallo sparo cadenzato dei masti. Nella notte u paraturi ha vestito a festa la cattedrale con drappi rossi e bianchi ed è stato preparato l'altare sulla cripta dei tre fratelli Alfio, Filadelfo e Cirino, martiri uccisi nel 253 d.C.. Le bande musicali percorrono le vie cittadine per fare sapere a tutti che si avvicina a nisciuta do santu. Nel tardo pomeriggio, nella Chiesa della fontana, eretta ove fu strappata la lingua a Sant'Alfio, che cadendo, secondo la tradizione, generò tre sorgenti d'acqua, viene celebrata la novena dei santi martiri. Fino al 9 maggio ogni giorno ci saranno spari e suoni di campane e la stessa novena nella Chiesa della fontana.
Nella grotta che fu il carcere dei tre martiri viene allestita la scena del martirio con il crudele Tertullo, le trepidanti Tecla e Giustina e i tre martiri in estasi, perché vedranno il volto di Dio. I festeggiamenti veri e propri cominciano la sera del 9 maggio, quando la reliquia viene portata in processione per le vie della città. Il corteo passa davanti al municipio, dove tutte le luci sono accese e nel balcone principale è esposto il gonfalone della città.
In piazza Duomo la banda sul palco esegue una scelta selezione di musica lirica e sinfonica. La processione si ferma davanti al palco con la banda ed attende u iocu focu. All'una di notte esce la vara accompagnata da uno scampanio e da una salva di botti, che a stento coprono le grida della folla. Di particolare suggestione sono i nuri, devoti scalzi e seminudi, che, con attorno al corpo la fascia rossa del martirio ed in mano un mazzo di fiori o sulle spalle un cero, percorrono, nella stessa notte tra il 9 e il 10, un antichissimo giro santo; gli uomini più giovani procedono spesso di corsa, elevando lodi ai santi martiri. La serata e la notte del 9, perciò, è dedicata alla passione che ricorda il martirio. La giornata successiva è quella del trionfo. Alle ore 10 del mattino, quando il fercolo d'argento esce dalla Chiesa Madre per essere portato in processione per le vie della città, osannato dalla folla al grido prima Diu e poi li santi e viva i Mattri santi 
  e salutato da una assordante esplosione di mortaretti, la festa entra nel vivo della tradizione, che, antica da secoli, viene sempre rivissuta con trepidante partecipazione ed arricchita da nuovi stimoli culturali, folcloristici e di costume. Sant'Alfio, seduto sulla poltrona d'argento, donata nel secolo scorso dal senatore Luigi Beneventano, viene portato fuori dal sagrato, scortato dai cavalieri del Santo Sepolcro con il mantello bianco crociato di rosso, la deputazione, i devoti spingitori, i canonici con la mozzetta purpurea. Quando il corteo giunge davanti al municipio, si apre il portone e il gonfalone della città, il Sindaco, la giunta comunale al completo e le autorità civili e militari si uniscono alla processione. Particolarmente suggestivo è pure il rito, che si celebra anch'esso il 10 mattina, dei picciriddi spugghiati, bambini spogliati e dedicati al santo. I festeggiamenti si concludono all'alba dell'11 mattina, quando Sant'Alfio rientra in Chiesa e scoppiano gli ultimi mortaretti.

san  giuseppe

Il 19 marzo si svolge, per festeggiare il santo, la processione della Sacra Famiglia, impersonata da devoti e l'asta dei doni su un palco allestito in piazza.

PASQUA

Il giovedì si svolgono i sepulcra (sepolcri), offerta di vassoi con grano e legumi germogliati. Il venerdì la scesa ra cruci (deposizione dalla Croce del Cristo morto nella Chiesa Madre) e la processione del Cristo e della Madonna in lutto.

NaTALE

Nel periodo natalizio vengono allestite le cone, altarini decorati con grande ricchezza di frutta di ogni tipo, che danno un tocco di particolare suggestione alla città. Si esibiscono ancora i suonatori delle tradizionali ciarameddi (cornamuse).

IMPIANTI SPORTIVI     

PISCINA COMUNALE: L'Amministrazione comunale ha riaperto la piscina comunale coperta, trasformandola in una delle più belle ed attrezzate della Sicilia.
Immersa nel verde, con prati all'inglese, roseti ed alberi d'alto fusto, dispone di otto corsie regolamentari e di una tribuna con oltre mille posti.
Conta oltre 1500 tesserati e vi si svolgono i campionati regionali di nuoto allievi ed juniores. E' collegata con le scuole cittadine da un servizio di pulmini.

CAMPO SCUOLA: E' un campo attrezzato per le attività di atletica leggera e per il calcio, che dispone di una tribuna coperta e di illuminazione regolamentare.
Vi si svolgono attività sportive per le scuole ed è omologato per i campionati federali di calcio di prima e seconda categoria.

Palazzetto dello sport e campi da tennis: L'amministrazione comunale ha già pronti i progetti per insediare, nell'area adiacente alla piscina e al campo scuola, un palazzetto dello sport e per riaprire al pubblico i campi da tennis, da affidare in gestione a privati.

GASTRONOMIA        

Quannu moru iu cianciti tutti:             Quando muoio io piangete tutti:
n'tabbutu m'at'affari ri ricotti,             una cassa dovete farmi di ricotte,
ri latu e latu cordi ri sasizza,              da parte a parte corde di salsiccia
pi capizzu ddu capùna cotti,              per capazzale due castrati cotti,
pi cummogghiu piscirova fritti,          per coperchio omelette fritte,
pi cannili ddu picciotti schetti,           per candele due ragazze nubili,
pi acqua biniritta vino forti.                per acqua benedetta vino forte. 

 (C.Carra' Tringali)

  LA CUCINA SICILIANA 

PIPI ARRUSTUTI: Peperoni abbrustoliti alla brace, spelati, tagliati a fette sottili, conditi con pomodori anch'essi arrostiti e spelati e olio d'oliva abbondante. Chi li sopporta,aggiunge peperoncini (pipispezzi), fatti arrostire assieme agli altri peperoni.

NSALATA RI PUMARORU: Pomodori crudi da insalata tagliati a fette con cipolla cruda e sedano, conditi con sale ed olio d'oliva abbondante. Molti aggiungono peperoncini crudi tagliati a fette molto piccole.

SCACCIUNI: Pasta di pane, già lievitata, schiacciata in uno strato piuttosto sottile a forma di disco. L'orlo va rialzato con un bordino e la pasta ricoperta con salsa di pomodoro e con fette sottili di caciocavallo. Si cosparge il tutto di origano e si decora con qualche oliva nera disossata e con pezzetti di acciuga. Prima di infornarlo, su una teglia già unta, va condito di sale e di olio d'oliva.

CUDDURUNI: Sulla pasta vanno disposte verdure (broccoli o spinaci o sèculi o ngiti) già tagliate a pezzetti e scaldate, della cipolla fritta e un pò di salsa di pomodoro piuttosto densa; pezzetti di acciuga o di salsiccia, olive nere, sale pepe ed olio. Gli ingredienti debbono coprire solo metà della pasta; con l'altra metà si chiude a portafogli, intrecciando i bordi. La cottura nel forno deve avvenire su una teglia già unta e dopo aver bucato in più punti con una forchetta la pasta cruda.

PASTA O FURNU: Per sei persone occorrono: tre etti di carne di vitello macinato e due di maiale macinato; un chilo e mezzo di pomodoro maturo, una manciata di parmigiano grattugiato, un chilo e mezzo di melanzane, quattro uova sode, due mozzarelle o l'equivalente di tuma e quattro etti di grossi maccheroni rigati. Si comincia a preparare la salsa di pomodoro, bollendolo con cipolla per poi passarlo al setaccio. Si finisce di cuocerlo e vi si aggiunge un pò di basilico, due cucchiai di olio d'oliva e sale. Intanto, mentre si fa un comune ragù in un'altra casseruola, si friggono le melanzane e si fanno cuocere i maccheroni, da scolare quando sono al dente. Avendo pronti tutti gli ingredienti, si procede a stratificarli in una teglia già unta. Il tutto si cosparge di poco olio e pan grattato.

PANI I CASA: Pane cotto nel forno a legna, arricchito con cicilena (semi di sesamo), noto proprio come pane di Lentini.

LARUNCHI:  Rane, dalla carne tenera, gustosa e molto digeribile, preparate in umido con salsa di pomodoro. Sono una vera specialità del Lentinese.

CASSATEDDI RI RICOTTA: Dolce pasquale ripieno di ricotta, uovo e cannella.

CICILIU: altro dolce tipico della Pasqua, consistente in un panierino di biscotto contenente un uovo.

MINNILATA: Tipica granita di mandorle.

ARANCINI:  sono una delle classiche preparazioni a base di riso nella cucina tipica siciliana. Possono degnamente sostituire il primo piatto perchè in definitiva si tratta di un timbaletto di riso. Sono una specialità palermitana, ma vengono fatte, con qualche variante, in tutta l'isola. Nella Sicilia orientale, e cosi' a Lentini, è d'uso prepararli a forma ovaloide. Nel resto dell'isola, invece, la forma è rotonda, simile ad una arancia, dalla quale appunto prende il nome per analogia. Diversi anche i ripieni: con il sugo, al burro, al pollo.

Le arance di Lentini                

moro, tarocco e sanguinello ...    fonte della salute                     

Gli agrumi sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo per la bellezza dei frutti, la fragranza dei fiori e per l'aspetto lussureggiante della pianta. Ma le caratteristiche più importanti che hanno permesso a questa coltura di diffondersi sono le qualità organolettiche e le proprietà nutritive e terapeutiche dei frutti. Le principali classi di sostanze presenti nei frutti di agrumi sono i carboidrati, gli acidi organici, le sostanze minerali e le vitamine, a cui si aggiunge una vasta gamma di composti che, pur presenti in basse concentrazioni, svolgono importanti funzioni biologiche nel metabolismo cellulare umano. I frutti di arancia, di mandarini e di clementine si distinguono per l'alto contenuto di zuccheri totali. Nel limone prevale invece la componente acida, rappresentata quasi esclusivamente dall'acido citrico. La frazione zuccherina degli agrumi è composta principalmente da saccarosio, fruttosio e glucosio i quali costituiscono una ottima fonte di energia prontamente assimilabile.
Basterebbe solo un bicchiere di succo di arancia a colazione a far fronte alle necessità energetiche dell'organismo nella prima parte della giornata. E una spremuta d'arancia è in grado di ripristinare velocemente buona parte delle. risorse energetiche consumate durante l'esercizio di una attività sportiva. Gli acidi organici (citrico, malico e isocitrico) svolgono una importante funzione biologica, assicurando continuità alla sequenza di reazioni della respirazione cellulare. Inoltre l'acido citrico e il pH, presenti nel succo d'arancia, formano un ottimo sistema tampone capace di regolare il pH nello stomaco. Quindi, l'assunzione di succo d'arancia non causa un aumento della acidità gastrica come generalmente si pensa. L'elevato contenuto di elementi minerali, specialmente di potassio, calcio, magnesio, fosforo, nonchè la presenza di tracce di ferro, rame, zinco, manganese, sodio, cobalto, zolfo, bromo, iodio rendono i frutti di agrumi indispensabili nella dieta alimentare giornaliera, in quanto molte di queste sostanze catalizzano diversi processi enzimatici che si verificano nell'organismo. lnoltre, il basso contenuto in sodio conferisce agli agrumi particolare interesse dietetico, specialmente per chi soffre di ipertensione e necessita di alimentazione iposodica.
Gli agrumi sia come frutto fresco sia come succhi, costituiscono una delle principali fonti di vitamina C (o acido ascorbico) nella dieta delle popolazioni dei Paesi industrializzati. Sono indicati nella cura dello scorbuto e delle deficienze immunitarie e una serie di esperimenti scientifici attribuiscono alla vitamina C un importante ruolo nella prevenzione del cancro.L'acido ascorbico con le sue ben note capacità antiossidanti è in grado di bloccare i radicali liberi, sostanze tossiche prodotte dal nostro organismo, che determinano fenomeni degenerativi a livello cellulare. Ai radicali liberi si attribuisce l'accelerazione dei normali processi di invecchiamento del corpo, ma la loro attività è causa di malattie ben più gravi come il cancro.
Tra i frutti di agrumi, il Tarocco è il più ricco di vitamina C, con livelli nel succo che oscillano tra 70 e 90 mgIl/100 ml. Se si considera che la necessità giomaliera di vitamina C per il nostro organismo è di 60 mg (U.S.RDA), si nota subito che bevendo un bicchiere di succo o consumando due frutti al giorno, è possibile soddisfare questa esigenza nutritiva. Non mancano negli agrumi quantità apprezzabili di altre vitamine, come il beta-carotene o provitamina A, le vitamine del gruppo B (Bl, B2, B6), l'inositolo, l'acido pantotenico e nicotinico, anche queste di importante valore terapeutico verso alcune malattie. Arance, mandarini e limoni contengono anche esperidina, il principale flavonoide con proprietà antiallergiche, antiinfiammatorie e antivirali. L'esperidina inoltre cura la fragilità capillare e preserva i vasi sanguigni dall'ispessimento, riducendo così il rischio di trombosi. Appartengono alla classe dei flavonoidi i pigmenti rossi, denominati antocianine, presenti nelle arance Tarocco, Moro e Sanguinello.
Anche a queste sostanze vengono attribuite proprietà protettive dei capillari sanguigni. Ma la caratteristica più importante è la capacità delle antocianine di funzionare da "scavanger" di radicali liberi, cioè da antiossidanti a livello cellulare. Consumando, quindi, arance o succhi pigmentati si possono prevenire tutti quei danni provocati dalle reazioni radicaliche che si verificano nelle cellule quando l'organismo è sottoposto a stress (invecchiamento, intossicazioni, ulcera gastrica e non ultimo il cancro). Infine, non bisogna dimenticare chedi, proteine, enzimi, fibre, lipidi e olii essenziali, molto importanti dal punto di vista alimentare e terapeutico.

Con la realizzazione di un corretto piano socio-culturale e con la giusta valorizzazione della zona archeologica e dell'invaso si potrebbe attuare un programma ambizioso di rilancio economico-culturale di Lentini. E' una sfida per il nuovo millennio alla quale il Comune di Lentini e la provincia di Siracusa sono chiamati a rispondere con progetti specifici.

la foto della vergogna

                               

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